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consiglio scientifico

| Ezio Pagano



Ezio Pagano, Direttore del Museum Bagheria, è nato nel 1948 a Bagheria (Pa) dove vive e lavora. Dopo la maturità, s'iscrive alla Facoltà di Legge dell'Università di Palermo che abbandonerà per dedicarsi alla sua innata passione, l'Arte. Nel 1965 fonda a Bagheria (Palermo) la prima galleria d'arte della città (inaugurata da Renato Guttuso) e nel 1984 è nominato dal Comune di Bagheria Membro esperto del Consiglio direttivo della Civica Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea. Nel 1996 la Regione Sicilia lo nomina Membro del Consiglio d'amministrazione dell'Istituto Regionale d'Arte di Bagheria, dove ricoprirà la carica di Vice presidente. Nello stesso anno entra a far parte del Crases e nel 2000 ne assume la direzione artistica. Ha curato oltre un centinaio di mostre in Europa, Australia, Stati Uniti, Canada, Venezuela, Argentina, Brasile e Cina; tra le più importanti si ricordano: Picasso, Sutherland, Guttuso, Accardi, Vedova, Tornatore, Scianna e Matiz. E' stato insignito del "Botón de la Ciudad" della Città di Valencia in Venezuela, di un Attestato d'Encomio del Parlamento Federale d'Australia, del Premio Fimis "Una vita per l'arte" e del Premio di cultura Città di Monreale "alla carriera" in Italia. Attualmente è direttore dell'Osservatorio dell'arte contemporanea "Museum", presidente dell'Associazione "Artecontemporanea" e direttore artistico del Crases.

| Gillo Dorfles



Gillo Dorfles, Presidente del Consiglio Scientifico, è nato a Trieste nel 1910. Professore ordinario di Estetica nelle Università di Milano, Cagliari, Trieste e visiting professor in diverse Università straniere, negli anni Cinquanta si è imposto come uno dei più attenti studiosi dei mutamenti che si stavano verificando nel campo della produzione e del consumo dei fenomeni artistici. Da sempre interessato alle tendenze estreme delle avanguardie, con Munari, Monnet e Soldati ha fondato il Mac, Movimento per l'Arte Concreta. Critico militante, per il "Corriere della Sera" e per numerose riviste specializzate italiane e straniere, Dorfles è internazionalmente noto per i suoi numerosi studi dedicati alla sociologia dell'arte, all'architettura e al costume. Attento e profondo conoscitore delle nuove tendenze e sensibile al divenire delle arti, Dorfles ha sempre improntato la sua critica guardando il mondo dell'arte e la sfera del gusto come elementi in continua trasformazione.

| Renato Barilli


Renato Barilli, nato nel 1935, insegna Fenomenologia degli stili al corso DAMS dell'Università di Bologna. I suoi interessi muovono dall'estetica per poi applicarsi sia alla critica letteraria che alla critica d'arte. Nel primo ambito si può ricordare il recente Dal Boccaccio al Verga. La narrativa italiana in età moderna, Milano, Bompiani, 2003. In campo artistico si possono ricordare L'arte contemporanea, Milano, Feltrinelli, 1984 2005, cui hanno fatto seguito L'alba del contemporaneo, ivi, 1995, e Maniera moderna e Manierismo, 2004. Un suo ultimo contributo è andato a Bergson. Il filosofo del software, Milano, Raffaello Cortina, 2005. E' stato organizzatore di numerose mostre, dedicate praticamente a tutti i decenni dell'arte italiana del Novecento, nonché a grandi sintesi di quella dell'Ottocento. Collabora con "L'Unità". Nel 1998 ha riportato il Premio Feronia per la critica militante.

| Enrico Crispolti



Enrico Crispolti è nato nel 1933 a Roma, dove risiede. Professore Ordinario di Storia dell’Arte Contemporanea nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, dove dal 1986 al 1998, e nuovamente dal 2001 è Direttore della Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte. Precedentemente è stato Docente Incaricato e poi Ordinario di Storia dell’Arte nell’Accademia di Belle Arti di Roma, dal 1966 al 1973, e Ordinario di Storia dell’Arte Moderna nella Facoltà di Magistero e poi di Storia dell’Arte Contemporanea nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Salerno, dal 1973 al 1984. Per alcuni anni, negli Ottanta, ha tenuto lezioni e corsi nella Scuola di Perfezionamento in Storia dell’Arte dell’Università Statale di Milano. Storico dell’arte del XIX e XX secolo, e critico militante, dall’inizio degli anni Sessanta ha organizzato numerose rassegne e curato cataloghi monografici. Ha curato inoltre la sezione italiana, Ambiente come sociale, nella Biennale di Venezia del 1976, la mostra La nuova arte sovietica. Una prospettiva non ufficiale, per la Biennale di Venezia nel 1977 (con G. Moncada), e una parte della sezione italiana, Natura praticata, e la sezione architettonica L’immaginazione megastrutturale dal Futurismo a oggi nella Biennale di Venezia del 1978. Dal 2004 è membro del Consiglio Scientifico dell’Osservatorio dell’arte contemporanea Museum di Bagheria.

| Eva di Stefano



Eva di Stefano insegna Storia dell'Arte Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo. Autrice di saggi e monografie sull'arte europea tra Otto e Novecento, ha condotto anche studi pionieristici sulle avanguardie artistiche in Sicilia. Tra i suoi volumi più recenti: Gustav Klimt. L’oro della seduzione (Giunti, Firenze 2006), tradotto e pubblicato in Francia (Grund, Parigi 2008) e negli USA (Sterling, New York 2008); Irregolari. Art Brut e Outsider Art in Sicilia (Kalos, Palermo 2008); con G. Ingarao e  D. Lacagnina, Surrealismo e dintorni (XL Edizioni, Roma 2010). Ha collaborato come critico d'arte a riviste e quotidiani; ha curato per musei e istituzioni siciliane numerose mostre e convegni anche di carattere internazionale; ha progettato e diretto dal 1998 al 2005 la rassegna annuale Il Genio di Palermo, promuovendo con successo nel circuito nazionale e internazionale i giovani artisti siciliani. Attualmente conduce un'indagine sulla marginalità creativa e su opere siciliane di Art Brut, ha fondato presso l'Università di Palermo l'Osservatorio Outsider Art e dirige l'omonima rivista on line (http://outsiderart.unipa.it/).

| Vittorio Fagone



Vittorio Fagone è nato a Floridia (Sr) nel 1943, risiede a Milano. Critico e storico dell’arte contemporanea, dirige la Fondazione Ludovico Ragghianti di Lucca. Dal 1982 insegna Museografia al Politecnico di Milano (facoltà di Architettura, Bovisa) e dal 2003, anche alla Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena. E’ Visiting Professor nel dipartimento d’arte dell’Università di New York. Già direttore della Galleria d’arte moderna e contemporanea Accademia Carrara di Bergamo, è da molti anni tra i più assidui studiosi dell’arte degli anni trenta. A lui si deve il piano generale dell’esposizione “Anni Trenta” (Milano, Palazzo Reale, 1982) che ha segnato una svolta nella valutazione critica della cultura visuale in Italia tra le due guerre. Ha al suo attivo diverse pubblicazione e mostre dedicate a studi sull’arte, architettura, cinema d’artista ed alla videoarte: nel 1987, inoltre ha rivestito il ruolo di commissario per Documenta 8 a Kassel. Dal 2004 è membro del Consiglio Scientifico dell’Osservatorio dell’arte contemporanea in Sicilia Museum di Bagheria.


 
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