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| Gianni Provenzano
| Nato a Naro (Ag) nel 1948,
| vive e lavora ad Agrigento  


È nato a Naro (Ag) il 5 aprile 1948. Sul finire degli anni sessanta si traferisce ad Agrigento, si inserisce nella vita culturale della città e frequenta esponenti della emergente intelighenzia: Andrea Carisi, Nicolò D'Alessandro, Matteo Collura, Gherardo Lombardo, Enzo Jacoponelli. Nel 1964 si trasferisce a Palermo e si iscrive all'istituto Statale d'Arte dove ha modo di frequentare i corsi di affresco sotto la guida di Alfonso Amorellii. Nel 1970 sempre nel capoluogo siciliano, si iscrive alla scuola di pittura di Michele Dixt presso l'accademia di Belle Arti. Nel 1971 per quasi due anni collabora presso il Giornale di Sicilia come grafico di redazione, nello stesso anno tiene la sua prima personale alla Galleria Endas di Palermo presentato in catalogo dà Giacomo Baragli. Intenso il dialogo con la tradizione che lega in un percorso ideale l'espressionismo nordico all'arte inquieta e visionaria di Bacon e Sutherland, con una attenzione particolare rivolta alla pittura di Vespignani e Sughi.

Nell'opera "Geometrie e ombre nella cava", la pittura, denza e corposa, delinea il paesaggio crudo e secco della sua terra, secondo una stilizzazione geometrica che rafforza le valenze cromatiche delle superfici, ora bruciate dal sole, ora accarezzate dall'ombra.