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"Il lavoro", 1971
olio su pannello, cm 100x100




"San Gerlando", 1999
olio su tela, cm 80x60




| Saverio Terruso
| Nato nel 1939 a Monreale (Pa),
| muore a Milano nel 2003


Saverio Terruso nasce a Monreale (Pa) nel 1939 e si forma a Palermo e Milano dove completa gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1963 inizia la sua attività artistica entrando in contatto con grandi artisti come Guttuso, Sassu e Fiume. Dedica all’arte la sua vita, svolgendo anche l’attività di insegnante prima all’Accademia di Belle Arti di Palermo e Carrara, poi a Milano, dove nel 1979 diviene titolare della Cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, cattedra che fu prima di Carpi, Carra, Funi e Purificato.
Nelle sue opere Terruso dimostra di non aver dimenticato le proprie origini mediterranee, dalle quali traspare la sua passionalità e il suo legame con la terra che lo porta a realizzare costruzioni profonde della realtà. Agli esordi si qualifica come pittore espressionista e realista, interpretando la realtà in modo drammatico, per poi cambiare rotta verso una costruzione compositiva più articolata e tecnica. Al fianco degli oggetti si cominciano ad intravedere figure umane, dalle linee curve, contrapposte alla rigidità geometrica dei solidi. Immagini costruite con ampie e vivaci pennellate e colori accesi, spesso contrastanti, capaci di enfatizzare l’impatto visivo e dare maggiore plasticità ai suoi soggetti. Muore a Milano nel 2003.

Nell’opera “Il lavoro”, olio su pannelo del 1971, la durezza si fonde alla dolcezza e il volto dell’anziana donna diventa il volto del sud, un sud aristocratico, ma di quella aristocrazia che trae origine dai lavoratori e dalle lavoratrici dei campi, dove chi ha sempre lavorato non perde mai questa buona abitudine anche con gli anni che avanzano. Dalla finestra, i colori celeste e azzurro del cielo si fondono come nelle marine di Piero Guccione, con i colori celeste e azzurro del mare, e sono i colori più belli del mediterraneo. Si potrebbe continuare ad adulare il dipinto parlando delle fruttiere poste sul tavolo, per dire della fertilità dei nostri campi, ma anche quella delle donne del sud. Luce, colori, figure, paesaggi, sono tutti elementi di questo interno che caratterizzano i dipinti di gran parte dei pittori siciliani, fatta eccezione di quegli artisti che alla rappresentazione bucolica del mondo hanno preferito la ricerca, ad esempio, quelli di Forma 1.
























































 
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