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collezione permanente
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La pietra di Damasco, 2003
vetro acrilico e vetro soffiato, cm 14x21x7
Senza titolo
vetro acrilico e vetro soffiato, cm 27,2x27,2x6
Lampada, 1972
Vetro acrilico e vetro soffiato, cm 40,5x40,5
Donazione Antonio Petruso
| Michele Canzoneri
| Nato nel 1944 a Palermo, dove vive e lavora
Il segno e la luce sono i principali campi d'indagine nell'opera di Canzoneri, che si muove scoperta dell'essenza di questi due elementi. Il segno risveglia antiche ritualità simbolico-gestuali, intrise di una sacralità arcaica eppur attuale; la luce è essenza rivelatrice, concessa agli uomini per indagare sul mistero dell'esistenza.
"La pietra di Damasco", forme geometriche che mirano all'essenza, linearità assoluta che imprigiona e rende visibile la luce: la scultura di Canzoneri è la naturale materializzazione dell'invisibile, lucidamente perseguita, raccontata con lessico cristallino.
Così come nell'altra opera della collezione, l'accumulo vitreo e coloristico assorbe la luce per rivelare profondità percorse come un brivido da accenni geometrici smarriti in spazi impalpabili e inesplorati.